ROBERTO BELLI | CORPI INTROSFERICI ≋
Inediti - CORPI INTROSFERICI da CANTO OSTINATO 7 raccolte scritte fra il 2012 e il 2020
6 -
un taglio di luce in alto
sprofonda mentre intorno
è tutto nero. intenso.
dietro all'indentro più in fondo
tutto è più pulsante invece. brilla.
7 -
in uno spazio ancora
più buio più allargato si sente
il brusìo della rotazione di tutti
questi corpi eterei ripiegati
dentro uno spazio cavo.
8 -
e in più dai frenuli labbrosi
sgorga un getto fluido di sinapsi,
da sotto da ancora più sotto,
mentre la luce del corpo cambia
a seconda della rotazione.
9 -
dappertutto: un soffio senza fine e
le sfere trasparenti, distanza e come immerse
in questa specie di flusso d'aria lieve
in cui nessun artiglio passa
a deviarle a condurle.
10 -
in silenzio, mentre s'inarcano,
un suono d'interno appagamento.
la luce dello scenario,
che al cieco brancolamento sfugge,
nutre tutta la superficie della sfera.
11 -
il corpo dorme senza dormire.
si flette nell'abisso senza flettersi davvero.
nella cava sferica s'inarca cosciente quasi
d'esser piuttosto - memoria buia,
che risorsa organica.
12 -
il ricordo mobile della materia
ricuce intorno la cornice della sfera,
senza più che sia apertura ma
punto di sutura. effettivo.
e dal fremito lievissimo.
13 -
si mostra di più svelando,
nell'organizzazione della testa,
l'ideale vivente come organico.
e nel sistema delle membra,
anche se di meno.
14 -
l'ideale informe come inorganico
invece veste tutto intorno
di una resina sfera leggiadra luce
il corpo crepuscolare e pure
il sistema dei ritmi fluidi.
un taglio di luce in alto
sprofonda mentre intorno
è tutto nero. intenso.
dietro all'indentro più in fondo
tutto è più pulsante invece. brilla.
7 -
in uno spazio ancora
più buio più allargato si sente
il brusìo della rotazione di tutti
questi corpi eterei ripiegati
dentro uno spazio cavo.
8 -
e in più dai frenuli labbrosi
sgorga un getto fluido di sinapsi,
da sotto da ancora più sotto,
mentre la luce del corpo cambia
a seconda della rotazione.
9 -
dappertutto: un soffio senza fine e
le sfere trasparenti, distanza e come immerse
in questa specie di flusso d'aria lieve
in cui nessun artiglio passa
a deviarle a condurle.
10 -
in silenzio, mentre s'inarcano,
un suono d'interno appagamento.
la luce dello scenario,
che al cieco brancolamento sfugge,
nutre tutta la superficie della sfera.
11 -
il corpo dorme senza dormire.
si flette nell'abisso senza flettersi davvero.
nella cava sferica s'inarca cosciente quasi
d'esser piuttosto - memoria buia,
che risorsa organica.
12 -
il ricordo mobile della materia
ricuce intorno la cornice della sfera,
senza più che sia apertura ma
punto di sutura. effettivo.
e dal fremito lievissimo.
13 -
si mostra di più svelando,
nell'organizzazione della testa,
l'ideale vivente come organico.
e nel sistema delle membra,
anche se di meno.
14 -
l'ideale informe come inorganico
invece veste tutto intorno
di una resina sfera leggiadra luce
il corpo crepuscolare e pure
il sistema dei ritmi fluidi.
Roberto Belli (Cagliari, 1963) si occupa attivamente di musica, poesia performances poetiche di vario tipo fin dagli anni '80. Dopo anni di militanza in gruppi musicali di estrazione punk e hardcore, nel '93 ha fondato con Arnaldo Pontis e Marcello Mameli il progetto di poesia e rumore Materia Prima(poi divenuto Machina Amniotica, insieme a Marco Rocca e Paola Cireddu). Dopo una lunga serie di performances nei teatri di poesia sperimentale, concerti live, mostre e tante altre attività artistiche con all'attivo diversi dischi, dal 2007 il duo Belli-Pontis ha fondato la Brigata Stirner attraverso progetti dedicati più specificamente al suono elettronico estremo, fra l'ambient-industrial e il power electronics, accompagnati dai loro testi poetici, basandosi su precise esperienze letterarie e filosofiche che hanno come prima fonte d'ispirazione l'individualismo anarchico del filosofo tedesco Max Stirner.
Roberto Belli attraverso la sua partecipazione attiva come redattore-fondatore della rivista di cultura poetica Erbafoglio è stato sempre impegnato in anni e anni di militanza, non solo poetica, ma "d'azione" accanto a problematiche profonde e certe volte anche piuttosto scomode per il panorama culturale vecchio e nuovo.
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