JONATHAN RIZZO | CARTOLINE DA KARALIS ≋

Il testo inedito proposto è una poesia evocativa e stratificata, un lirismo che oscilla tra contemplazione, memoria e percezione sensoriale. Si compone di frammenti che affiorano come onde, ciascuno con un’identità propria ma uniti da un tono malinconico e visionario. “Nella conchiglia mediterranea / in culla riluce Cagliari come perla” versi potenti e immediatamente simbolici. Cagliari è madreperla, è nido e reliquia.
la chiusa è raffinatamente erotica e poetica, con la luce e il mare che giocano come “amanti che si pronunciano sulle labbra senza screziare promesse”. La forza di questo contributo risiede nel contrasto tra luce e putrefazione, tra città-madre e carcassa sul mare, tra il dettaglio realistico e l’allucinazione poetica.

Cagliari 08-11 Maggio 2025

ESTRATTO INEDITI del viaggio a Cagliari

del poeta elbano Jonathan Rizzo , Cartoline da Karalis


Nella conchiglia mediterranea

in culla riluce Cagliari come perla,

sentinella sul mare tra le terre sorelle

oltre orizzonte, cartina nautica in divenire.

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Giace morta.

Ornamento del giardinetto appoggiato

sul porto turistico.

Una lontra nera a verminare.

Passandole accanto una signora ormai di mezza età la fissa,

forse per coglierne il segreto

della dolorosa fine,

ultimo pensiero sporgente

attaccato alla vita

memoria fra i baffi spenti ed i denti protesi

alle mirmiche danze ritmiche.

Poi in un lampo di lucidità la donna si concentra sulla propria ombra proiettata in passeggiata di legno salino al sole generoso tocco  inoltrato oltre il midi di un maggio sperduto fra rotte marine e cavalloni ad accavallarsi alle cavigliere sottili.

Cinema muto.

Presenza discreta, attesa di Dio.

Solo alla lontra la tomba spenta il tempo ha tolto  respiro nell'ultima ombra al decomporsi lento accanto a me che

la canto.

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Questa vegetazione mi circonda come una dichiarazione d'amore

mentre panchine surrealiste attendono velieri fantasma

punteggiando gravide nuvole

di zucchero e miele posate in credenze serene a riposare serie.

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Con questo torto scirocco,

sedia a dondolo fatta a schegge,

tossisco e danzo sul porto.

Mare per remo corto in moto di rammendate vele.

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Le bougainville sul mare.

Ho imparato a Parigi

come non abbiano odore,

ma che col colore

siano compagnia

più in là delle persone.

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E la luce scherza da lontano con la

superficie del mare

a malapena imbellettata dal vento di sud-est

come fanno gli amanti che si pronunciano sulle labbra senza screziare promesse.

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